Onorevoli Colleghi! - Con l'ingresso nel nuovo secolo, abbiamo lasciato alle spalle il burrascoso 1900, con le sue tragedie, i suoi lutti, le sue ombre, ma anche le sue luci.
E se vi è un fatto, del secolo trascorso, che vede uniti tutti gli italiani, se vi è una data che per patrimonio condiviso è di tutti gli italiani ed è data di festa, questa è il 4 novembre, vittoria della Grande Guerra, ma soprattutto coronamento del Risorgimento e dell'unità nazionale.
In diverse recenti occasioni, il Presidente della Repubblica Ciampi ha voluto sottolineare il valore fondante dell'unità nazionale ed ha richiamato gli italiani ad un nuovo e moderno patriottismo.
Ebbene, a queste parole è opportuno seguano i fatti e dunque che la festa nazionale del 4 novembre venga ripristinata nella sua integrità.
La attuale diversa datazione della celebrazione del 4 novembre è infatti evidentemente riduttiva di tale ricorrenza gloriosa e del suo significato e non ha ragione di sussistere né storicamente, né logicamente, perché non può cambiare una realtà già acquisita nel ricordo di tanti generosi, dei loro familiari, dei loro discendenti e, soprattutto, dei nostri giovani che cercano dei valori nei quali credere sui libri di storia e nel racconto degli anziani. A tal proposito, anzi, sarebbe altamente educativa la partecipazione degli